Qualche giorno fa è accaduto un episodio che mi ha fatta soffermare a riflettere su un argomento che trovo molto attuale, sia in ambito lavorativo che nella vita di tutti i giorni.
Mi sono ritrovata a chiedermi: quanto conta il singolo all'interno di una squadra? Mi spiego meglio: la squadra dovrebbe essere considerata un elemento unico a tutti gli effetti? oppure i singoli membri hanno specifiche responsabilità nei confronti dell'esterno?
Ed ecco l'episodio che mi ha fatto riflettere.
Era domenica mattina, il cielo era grigio e una pioggia torrenziale e fastidiosissima non accennava minimamente a diminuire. Con la mia famiglia abbiamo deciso di ordinare il pranzo al McDonald e di usufruire del servizio a domicilio: era la prima volta che lo testavo e quindi ero molto euforica!
Tramite l'app ho ordinato il pranzo che è poi arrivato puntualissimo. Peccato che all'ordine mancassero ben 2 elementi direi fondamentali: si erano dmenticati di inserire 2 porzioni di patatine fritte.
Ho subito preso il telefono e chiamato il Mc per vedere se potevano riconsegnarmi le patatine mancanti. Purtroppo il servizio di consegna a domicilio Deliveroo di cui si serve il Mc viaggia su binari separati e non era quindi possibile per loro riprogrammare una consegna. Pertanto mi sono dovuta vestire, prendere la macchina e (sotto la pioggia torrenziale) raggiungere il Mc per farmi ridare le patatine che nel frattempo mi avrebbero fatte trovare pronte.
Già per telefono la responsabile con cui avevo parlato si era scusata più e più volte ma quello che mi ha lasciata perplessa sono state le sue parole una volta arrivata.
Oltre a scusarsi e ad offrirmi 2 porzioni ulteriori di patatine per rimediare (!) ha innanzitutto dichiarato di essere estranea all'errore "perchè lei non si occupa degli ordini" e quindi non era stata colpa sua, ma che grazie alla mia segnalazione avevavo potuto trovare il "colpevole" che quindi sarebbe stato redarguito e probabilmente richiamato in maniera ufficiale.
Ora io mi chiedo: in qualità di responsabile sarebbe stato più elegante e, in definitiva, meno "scarica barile", fare fronte compatto dicendo che si era trattato di un errore della "squadra"? Oppure così facendo, cioè comunicandomi che il colpevole sarebbe stato "assicurato alla giustizia" la responsabile pensava di tranquillizzarmi maggiormente?
Io le ho detto più e più volte che non volevo nessuna porzione supplementare, ma che avrei preferito di gran lunga aver ricevuto un servizio corretto senza dover uscire di casa.
E lei insisteva dicendo che il colpevole era stato localizzato e prontamente ammonito.
Da qui la mia riflessione principale: quanto conta il singolo in una squadra?
E' corretto pensare che se si fa bene è merito di tutti ma se c'è un errore, dev'essere per forza l'errore di un singolo? E in quel caso cosa deve fare la squadra? Sostenersi nonostante gli errori di qualcuno o rendere noto il colpevole per salvaguardare gli elementi che agiscono in maniera corretta?
Ho sempre pensato che una squadra fosse da considerare come un elemento unico, un fronte unito e compatto sia nel bene che nel male. Mi rendo conto però che oggigiorno, sia nel lavoro che nella vita di tutti i giorni, il singolo tenda a voler primeggiare sulla squadra, o meglio, a volersi estraniare da essa in caso di errori o, peggio, di fallimenti.
Il fattore "rapporti col pubblico" sicuramente non è facilissimo da gestire e più componenti ci sono in una squadra, più è difficile emergere o comunque far notare il proprio talento dall'esterno. Mentre invece sembra facilissimo far notare gli errori di un singolo perchè in quel caso, per quel che ho potuto constatare, è un attimo essere messi alla gogna!
Queste riflessioni, francamente molto disconnesse in principio, mi hanno però portata ad una conclusione: lavorare in una squadra non è semplice! E lo so per esperienza: mettere d'accordo tante persone per far sì che seguano una stessa strategia o anche solo per far sì che vengano coinvolte in un processo creativo dove ci si aspetta che TUTTI diano il proprio contributo, è più complicato di quanto si pensi. Ma sono anche certa che se ognuno ha un proprio ambito specifico entro il quale operare, tutto l'ingranaggio riesca a funzionare bene. Non è giusto nemmeno che "lavorino sempre gli stessi" perchè tanto da fuori si vede una squadra! Internamente è comunque giusto e ugualmente importante premiare chi "si sbatte" e richiamare chi invece il proprio ingranaggio lo fa oliare sempre e solo agli altri.
D'altra parte è ovvio e normale che un problema, un intoppo, una svista possa capitare. Ma credo che in quel caso il o la responsabile debbano correggere il tiro e redarguire l'elemento che ha sbagliato necessariamente in privato. Mentre trovo che sia fondamentale continuare a mantenere una facciata unita all'esterno. Ovvero: avrei gradito di gran lunga che la repsonsabile del Mc mi avesse detto "guardi, ABBIAMO commesso un errore e CI SCUSIAMO". Il suo volersi estraniare a tutti i costi dall'accaduto e il suo puntare il dito su UNA PERSONA mi hanno lasciata interdetta. E lì ho capito cosa significa davvero essere supportati da una squadra.
Senza contare la marea di sensi di colpa che sono sopraggiunti poi per essere stata la causa della lavata di capo di quel ragazzo/ragazza... cioè, alla fine mi sono sentita io colpevole!
Morale della favola: se lavori in squadra e vinci, il successo è di tutti. Se lavori in squadra e perdi, perdono tutti. Per colpa di tutti, non di uno solo.
E quindi, cara la mia responsabile... forse è meglio se ti rivedi il concetto di "responsabile". E anche di squadra.
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