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Non gestire una delusione ci rende meno forti (?)

 


Partiamo come sempre dalla definizione letterale del termine per poi sviscerare i come e i perchè...

Secondo sua Maestà Google, la delusione è 
"Disagio morale provocato da un risultato contrario a speranze, previsioni
 
e
 
Un fatto che smentisce o vanifica ogni aspettativa".
 
E quindi, sembra tutto molto chiaro.
 
Ci si aspetta qualcosa, quella cosa non si verifica. Noi siamo delusi.
Non fa una piega.
 
Oppure,  pensiamo di riuscire a fare qualcosa, di ottenere un risultato... quel risultato o quel qualcosa al quale aspiriamo non si realizza, la delusione si materializza.

La domanda che ho imparato a pormi è:
Perchè sono delusa? 
Ho fatto tutto ciò che era in mio potere per raggiungere il mio risultato e nonostante ciò, non ci sono riuscita?
E se l'obiettivo che mi sono posta fosse stato troppo sfidante?
O materialmente impossibile per le mie possibilità / attitudini?

E ora qualcuno giustamente dirà: eh certo, non hai raggiunto il tuo obiettivo, il tuo io cerca degli alibi mentali per giustificarsi. Trova delle scuse a sua discolpa.
Io non credo sia così.

Credo piuttosto che a volte (o più spesso di quanto si creda), siamo portati (autonomamente o guidati da chi ci sta intorno, dai media, dai modelli che spopolano sui social) ad autoimporci degli obiettivi, dei traguardi, dei risultati... che in effetti sono al di là del reale e fattibile raggiungimento.
Questo porta inesorabilmente ad una disfatta, ma non perchè non ci siamo impegnati o non ci abbiamo messo tutta la passione di cui siamo capaci.
Semplicemente perchè quell'obiettivo, quel traguardo, quel risultato era al di fuori della nostra portata.

In automatico scatta un senso di colpa, ma perchè? e soprattutto, ci serve?
La risposta è ovviamente no.

Pensiamo a un altro tipo di situazione.
Conosciamo una persona, da tanto o da poco tempo, poco importa.
Succede qualcosa e quella persona si comporta in un determinato modo. In un modo che non ci aspettiamo, che non condividiamo, che ci urta o addirittura ci ferisce.
Siamo portati a dire che quella persona ci ha delusi.
Ma perchè? Perchè non ha detto o fatto ciò che NOI avremmo detto o fatto?
O perchè secondo il nostro metro di giudizio quel comportamento non è meritevole, rispettoso e corretto?

La verità è che le persone sono fatte in un determinato modo. E non cambiano, quasi mai. Si rivelano a poco a poco.
E noi non abbiamo il diritto di essere delusi, perchè queste persone semplicemente manifestano il loro vero modo di essere.
E quindi ancora una volta è colpa nostra, perchè ci aspettavamo di più? Perchè pensavamo di aver riposto la nostra fiducia in persone migliori e che invece alla fine si sono rivelate ipocrite e mendaci?

No, non credo. Non abbiamo colpe!
L'unica cosa che possiamo fare è imparare, come sempre, dagli errori.
Imparare a dosare la confidenza che concediamo alle persone, dando per scontato che faranno lo stesso per noi. Così come l'aiuto che abbiamo dato loro, pensando che un giorno faranno lo stesso per noi.
Impariamo ad essere più tolleranti con gli altri, a non aspettarci niente di più di ciò che in realtà possono darci.

E impariamo a non pretendere da noi stessi ciò che non possiamo materialmente realizzare.
Diamoci obiettivi graduali e raggiungibili, incoraggianti e stimolanti.
E circondiamoci di persone che possono davvero renderci migliori. Non solo promettercelo.

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