Conosci la frase:
"Si può sopportare il dolore da soli, ma ci vogliono due persone per provare gioia"?
E' una frase del filosofo e scrittore statunitense Elbert Hubbard che ho imparato ad apprezzare col tempo.
Molti di voi, infatti, leggendola penseranno: "Ehi ma è esattamente l'opposto!".
Si ha bisogno di qualcuno per superare il dolore, ma si può tranquillamente gioire da soli.
In realtà, e parlo per esperienza, ho imparato che l'unica persona sulla quale puoi veramente contare quando sei in difficoltà, è te stesso. Nessuno, per quanto empatico e di buon cuore, riuscirà a risollevarti il morale se tu per primo non sceglierai di darti una scrollata.
Nessuno, per quanto di buone intenzioni e ben disposto, riuscirà a farti sorridere, se dentro di te avrai scelto di far albergare solo tristezza e rassegnazione.
Di contro, quando ti capita una bella cosa, ricevi una bella notizia, ottieni un risultato o raggiungi un obiettivo... non è vero che non vedi l'ora di condividerlo con qualcuno?
Che sia il marito, la moglie, la sorella, la mamma o l'amico del cuore... non è altrettanto vero che condividere la propria gioia la rende ancor più rosea e duratura?
Io credo di sì.
Ho imparato a tenere per me la tristezza e le delusioni e ho imparato a condividere con gli altri le mie gioie.
E occhio: non significa voler essere avari di emozioni e sbruffoni con i propri successi!
Perchè si tende a volte a voler cercare conforto e a non voler destare invidia nel proprio prossimo. O si pensa che sbandierando i propri successi, si sia in cerca di fama, popolarità.
Nulla di tutto questo.
Amo tenere per me le mie malinconie perchè sono fermamente convinta che nessuno le possa alleviare a parte me. E perchè credo che mostrare la propria debolezza alle persone sbagliate (e che sono sbagliate, purtroppo, lo scopriremo sempre troppo tardi) sia la strada giusta per essere nuovamente feriti e per non raggiungere mai un proprio equilibrio interiore. Convincersi che se stiamo male, c'è sempre qualcuno pronto ad aiutarci, è la peggior convinzione che possiamo avere. Quel qualcuno, non sarà sempre lì. E' giusto saper contare su noi stessi. Con i nostri tempi e le nostre modalità.
Ed è bello invece poter condividere la gioia. Con le persone giuste s'intende. Persone che potranno gioire per e con noi.
E io in questo periodo, di persone vere e sincere con cui condividere obiettivi e risultati, ne ho conosciute molte. E ho potuto farlo perchè finalmente ho deciso di non aspettarmi più niente da nessuno.
E quando non ti aspetti più nulla, il bello inizia ad arrivare. Inaspettato e inatteso.
E per questo ancor più apprezzato.
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