Quante volte ci siamo sentiti dire...
"Poi fammi sapere come ti sei trovato... Se ti è piaciuto... Se la cosa ha funzionato".
E questo in tantissimi ambiti della nostra vita: ce lo chiedono gli amici riferendosi al ristorante o all'hotel in cui siamo andati, ce lo chiedono i negozianti quando ci congedano dopo un acquisto, ce lo chiedono praticamente ovunque anche online dopo aver scaricato un'app o aver usufruito di un servizio.
Perchè chiediamo un feedback ai nostri amici, ai nostri clienti? Ai fruitori dei nostri servizi, ai collaboratori dopo una riunione?
E' semplice! Perchè la loro opinione ci serve! Ci serve per capire se stiamo andando bene, se siamo sulla strada giusta o se dobbiamo raddrizzare il tiro.
Ci serve per capire DOVE e COME poter migliorare. In che misura e in quale ambito del nostro lavoro.
I feedback positivi ci stimolano e ci gratificano. Ma sono (ahimè) quelli negativi che paradossalmente ci servono di più. E sono proprio quelli che dobbiamo imparare a gestire nel migliore dei modi.
L'anno scorso lessi un bellissimo libro di Valentina Vellucci sul Relationship Marketing ("Fare marketing strategico usando il Relationship Marketing"). Libro che trattava, tra i vari argomenti, anche quello della gestione delle recensioni. Il libro mi colpì molto e lo consiglio vivamente!
Se è vero che con una tastiera, un utente è in grado di affossarci con la sua recensione, è anche vero che abbiamo tutto il diritto di riprenderci le stelline che ci ha tolto!
E ci sono solo 2 modi per farlo:
1. innanzitutto rispondendo: è la prima cosa da fare. SEMPRE. Rispondere sempre alle recensioni. A TUTTE, soprattutto a quelle negative!
Scorro le recensioni dei luoghi che voglio visitare, dei negozi o dei ristoranti in cui voglio andare... e ne trovo a bizzeffe senza risposta! Non prestare attenzione al parere di un cliente non è decisamente un bel biglietto da visita. E le recensioni è come se lo fossero. Se non gestite, denotano scarso interesse verso il cliente!
2. migliorando il nostro servizio in modo che il nostro cliente si possa ricredere da sè su di noi. Dobbiamo invitarlo a darci nuovamente fiducia, a darci un'altra chance; dobbiamo porci con umiltà e dimostrarci pronti a un reale cambiamento. Dobbiamo MERITARE il suo feedback positivo.
Meglio di un cliente che lascia un feedback positivo, c'è solo un'altra cosa: c'è un cliente che ne aveva lasciato uno negativo ma che poi si è ricreduto. Significa che le sue parole sono servite, sono state ascoltate. Il suo parere ha avuto un peso, è stato preso in considerazione. E il cambiamento, in meglio, ha realmente avuto luogo.
Prendo due esempi di gestione del feedback, relativi a due episodi da me vissuti in prima persona.
Sono una Local Guide di Google per passione e mi piace lasciare la mia opinione relativamente ai luoghi che visito. Lo trovo utile!
Un paio di anni fa ero stata in un ristorante sul Lago d'Iseo. Mi ero trovata davvero molto male: tempi di attesa lunghissimi e personale di sala indisponente, poco affabile e decisamente scontroso. Assegnai al posto 2 stelle.
Qualche settimana fa, io e la mia famiglia siamo stati invitati a pranzo sul Lago e ci siamo ritrovati nel medesimo ristorante. Non ero propriamente euforica, visti i trascorsi. E invece, mi sono dovuta ricredere! Tempi di attesa rapidissimi, personale cordiale, disponibile, sorridente. Non sembrava lo stesso posto! Insomma: sono stata felice di poter convertire la mia recensione, motivandola, da 2 a 5 stelle! Ho sinceramente apprezzato gli sforzi e la volontà di rimediare, di cambiare, di MIGLIORARE!
Purtroppo non posso dire lo stesso per l'hotel in cui ho soggiornato quest'estate. Di problematiche ne ho riscontrate davvero tante: sia strutturali, sia relative ai servizi. Tante, troppe criticità.
Mi sono premurata, a soggiorno concluso, di inviare una mail dettagliata alla segreteria della struttura, per rendere edotti i proprietari di tutti i disservizi che io e la mia famiglia abbiamo dovuto sopportare nel corso della vacanza.
Beh, che ci crediate o no, la mail non ha sortito alcun effetto. Nessuna risposta.
Fiduciosa che si trattasse di un problema di posta elettronica, ho re-inviato la mail anche all'indirizzo delle direzione dell'hotel. Ebbene, sono trascorse circa 3 settimane. Ancora nessuna risposta.
Se qualcuno si fosse degnato di rispondere, con sincerità e umiltà, affrontando i problemi e cercando quantomeno di capire le mie motivazioni, credo fermamente che l'avrei apprezzato. Al di là di tutto, avrei comunque apprezzato un passo verso di me. Ma questo silenzio che giudico arrogante e pretestuoso, mi lascia totalmente basita e interdetta.
So che non è piacevole ricevere feedback negativi. Gestisco un'attività, è capitato anche a me. So bene che le opinioni dei nostri clienti non potranno mai essere rosee al 100% nei nostri confronti (anche se come obiettivo non è del tutto irraggiungibile).
Ma è proprio tornando sui nostri passi che possiamo capire il perchè del loro disappunto. E' confrontandoci con i NO e con i "1 STELLA" che capiamo dove stiamo sbagliando.
E' grazie a loro se possiamo tirare fuori il meglio di noi! Cosa che dovremmo sempre e comunque fare, ma spesso una spinta in più è quello che serve per un ulteriore sprint.
Quindi: rispondere SEMPRE ai feedback, rispondere SEMPRE alle recensioni, a TUTTE. Soprattutto a quelle NEGATIVE dev'essere uno dei nostri MUST.
Certo, farlo non ci trasformerà in santi agli occhi dei nostri clienti e non farà cambiare loro opinione come se avessimo usato una bacchetta magica.
Ma dimostreremo di essere APERTI, volenterosi, pronti a metterci in discussione e desiderosi di cambiare in meglio. E questo sarà il primo passo per riconquistarci la loro fiducia!
PS: avevo recensito l'hotel con 2 stelle... dopo le 2 mail senza risposta, ho abbassato la valutazione a una stella. Secondo voi è servito?
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