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Prendere le distanze da un problema non è scappare!





Niente di più vero! Sono assolutamente convinta di questo!
Scappare dai problemi, mascherarli, fingere che non esistano, sono i modi migliori per far sì che i problemi non solo non si risolvano, ma si ripresentino ancora e ancora fino ad ossessionarci influenzando negativamente la nostra vita!

Cosa è opportuno fare quando si presenta un problema e non sappiamo come risolverlo?
Facile a dirsi, mi verrebbe da dire: beh, rimbocchiamoci le maniche ed affrontiamolo. 
Ma purtroppo, come ben sappiamo, non sempre è la scelta più facile o più ovvia.
A volte è di gran lunga meglio ignorarlo, fare finta che non esista... "magari si risolverà da solo con il tempo"... no! Le questioni irrisolte, non si risolvono per magia. Cari amici, le situazioni vanno prese di petto.

Ed ora vi dico una cosa che vi sembrerà una contraddizione in termini, ma credetemi, a volte è la scelta che può aiutarvi, non dico a risolvere, ma magari ad affrontare un problema in una maniera inconsueta.

Per risolvere una questione che con i normali metodi ci pare irrisolvibile, proviamo a prenderne le distanze. Cioè "scappare" direte voi! Eh no! Prendere le distanze: guardare il problema negli occhi, indietreggiare di qualche passo, spostarsi lateralmente e... guardarlo da un'altra prospettiva.

Un problema, un fastidio, una vicenda, una persona... possono essere mille le cause che ci creano malessere. Ma per arrivare alla radice del problema, e soprattutto per risolverlo, bisogna analizzarlo obiettivamente, con lucidità e con imparzialità.

Una persona mi crea malessere e la evito.
Perchè mi succede questo? Ha fatto o ha detto qualcosa che mi ha disturbato? Oppure il fastidio che mi provoca è un MIO problema: credo che questa persona abbia o sia più di quanto possa avere o essere io? Allora, prendendo le distanze dal problema ed osservandolo da altre angolazioni, mi rendo conto che forse il problema sono io. E per risolverlo posso fare un lavoro su me stessa!

Una particolare situazione mi crea disagio ed ogni volta che mi succede mi mette di cattivo umore.
Perchè mi capita di vivere questa situazione? E' necessario che io la viva? Posso evitarla?

Insomma, quello che sostanzialmente mi va di dirvi è che prendere le distanze da un problema, non è scappare! Ma solo guardarlo da una diversa prospettiva per giungere, si spera ad un epilogo. E possibilmente ad un epilogo positivo!

La serenità interiore è quello che di più conta. Non sottovalutatene mai l'importanza. Se qualcosa o qualcuno dovesse minare la vostra serenità, affrontatelo a viso aperto o prendete le distanze e poi analizzatelo in altro modo. Ma risolvetelo. Perchè senza serenità si vive male, con sè stessi e con gli altri... e il saggio dice che "La persona serena procura serenità a sé e agli altri (Epicuro)".


2 commenti:

Unknown ha detto...

...il problema, quindi, non è il problema:il problema è l'atteggiamento verso il problema!

RaffyBordo ha detto...

Esatto! mettila così e vedi se ne risolvi di più! :-)))