Anche per la mia piccola grande
Kikka è arrivato uno dei momenti tanto attesi / temuti.
La caduta del primo dentino!
Devo ammettere che mi sono
sentita parecchio impreparata: era la prima volta per lei, ma
caspita! Anche per me in qualità di mamma.
Quali consigli avrei potuto
darle? Come avrei potuto affrontare la questione… io? Io che per
prima ho il terrore del mal di denti e che per prima non ebbi un buon
rapporto con la caduta dei miei!
In questi casi cosa si fa?
Normale, ho pensato: mi documento
su internet.
La cosa però mi ha spaventata
ancor di più: era pieno zeppo di tutorial in cui genitori pazzi
legavano una cordicella al dente del bimbo e l’altro capo ad una
macchinina telecomandata!!! Oppure veniva dettagliatamente spiegato
come dare un colpo secco a sorpresa per evitare il dolore!
NOOOO, non avrei mai potuto
utilizzare uno di quei sistemi. Ma allora come potevo aiutare la mia
Kikka che in me riponeva la sua fiducia e mi guardava con quei suoi
occhioni in cerca di sicurezza e di risposte.
Ebbene, mi sono limitata a darle
qualche indicazione secondo la mia sensibilità e, gradualmente, in
base al suo stato d’animo, a tratti più deciso e determinato, a
tratti più titubante.
Le dicevo di farlo dondolare con
la lingua e di “giocarci” lentamente ma con sempre maggior
decisione per far indebolire le radici che tenevano il dentino
ancorato alla gengiva.
E poi continuavo a ripeterle di
non preoccuparsi, che sarebbe caduto al momento giusto e che sarebbe
andato tutto bene.
Per qualche giorno abbiamo
continuato con questa tiritera del dondolio e lei pareva via via
tranquillizzarsi, rendendosi forse conto che, in effetti, seppur in
maniera millimetrica, il dentino si inclinava sempre più, arrivando
quasi a 180°… quindi mancava davvero poco!
E poi, nel pomeriggio di qualche
giorno fa… mentre mi diceva “Mamma dondola!” e io le dicevo
“Dai, forse è il momento giusto!”, BOOM! Il dentino si è
staccato!
Non una lacrima (come
stupidamente avevo pensato sarebbe successo…), no.
La Kikka è una tosta e
coraggiosa e sa sempre sorprendermi.
Ero io la “cagasotto” dei
due. Non lei!
Beg, devo ammettere che mi è
andata bene e che, nonostante tutto, non ho fatto proprio un bel
niente. HA FATTO TUTTO DA SOLA!
O almeno così pensavo io.
La sera stessa ho trovato questo
in cucina per me…
Cosa ho mai fatto per meritarlo,
proprio non lo so.
Forse quello che a lei serviva
non era una super mamma con strategie fantascientifiche e
all’avanguardia. E nemmeno una mamma super grintosa che le desse
una carica esplosiva!
A Kikka, fortunatamente, è
bastata una mamma che le stesse accanto e che le dicesse che era
tutto OK.
Ottimo, primo step superato!
Ed ora sono pronta per gli altri
19!
(spero…)
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