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Propositi per l'anno nuovo: non aspettarsi nulla!


Qualcuno mi ha accusata di essere diventata imperdonabilmente pessimista negli ultimi tempi!
Ma io credo esattamente l'opposto: il fatto di non avere speranze o aspettative per il futuro, non significa per forza essere pessimisti, non avere speranze per il futuro, pensare in negativo o mettere le mani avanti.
Personalmente penso l'esatto contrario: vorrei essere in grado di non aspettarmi nulla dal FUTURO perchè vorrei essere in grado di vivere al massimo il PRESENTE
Assaporare ogni singolo istante di ogni singolo giorno proprio come se non ci fosse un domani, ma non perchè pessimisticamente non mi aspetto un domani, ma per poter vivere appieno e con maggior intensità l'oggi.


Il discorso di non aspettarsi niente per non rimanere delusi, certo, anche questo ha un suo fondamento. Quando passi la vita a vedere tutto rose e fiori e poi ti accorgi di essere circondato da serpi velenose e piante carnivore... beh un pochino la poesia ti passa e quel "mettere le mani avanti" assume un senso di difesa. Una sorta di scudo dalle delusioni e di riparo dalle amarezze.

E poi c'è il non aspettarsi nulla perchè in realtà si desidera talmente tanto che una cosa accada o che quel qualcuno faccia o dica quel qualcosa... che finiamo col focalizzare la nostra attenzione su un qualcosa che magari arriverà anche, ma a suo tempo. E nel frattempo perdiamo tempo, energia, occasioni, nell'attesa di un qualcoa che, evidentemente, non è ancora maturo.

La speranza, come diceva qualcuno molto saggio, è un'ottima colazione, ma ahimè, una pessima cena (Francesco Bacone).
Io non dico nè di non sperare, nè di non avere aspettative per il futuro, ma di dosare sempre il tutto rapportato alla vita reale di tutti i giorni. 
 Perchè i giorni trascorrono e non tornano indietro... e quando anche quel qualcosa che attendiamo sarà raggiunto, sarà l'inizio dell'attesa di qualcos'altro. In un circolo vizioso senza fine, carico solo di insoddisfazione ed impazienza.

Auguro a tutti un meraviglioso anno nuovo e che i desideri di tutti possano avverarsi.
E se così non dovesse essere... non rimaneteci troppo male. 
Io vi avevo avvisato di non aspettarvi troppo. 
Ma di vivere invece ogni giorno, come un dono.

Amore in musica... il ritmo della vita di coppia!


 Immaginate una festa con tante persone che ballano e si divertono.
Immaginate voi stessi, a questa festa, con il vostro compagno o la vostra compagna.
Vi appartate, chiacchierate, incontrate persone, vi relazionate con queste persone, le guardate con occhio di critica, di ammirazione, di invidia. 
E poi c'è la musica, la colonna sonora dei diversi momenti della serata: la musica veloce, energica, quella che vi fa scatenare in pista; c'è la musica pop, più tranquilla ma comunque ritmata che scandisce i movimenti vostri e del vostro partner; poi c'è la musica lenta, quella in cui vi abbracciate, vi coccolate e vi guardate dolcemente negli occhi, pensando che poi, finito tutto, finita la festa, finita la musica, è con lui/lei che andrete a casa.

Avete immaginato tutto?
Perfetto. Questa è l'immagine che ho io della vita di coppia!
Una festa, innanzitutto. Perchè tale dev'essere stare con la persona che amiamo, l'abbiamo scelta, quindi non dev'essere nient'altro che una gioia poter stare accanto a lei.
Una festa con momenti musicali diversi: la musica che ci fa scatenare; tutti quei momenti di passione, di amore istintivo e di pelle contro pelle, i momenti in cui si fa sesso come se non ci fosse un domani e nei quali il trasporto e l'eccitazione sono elevati all'ennesima potenza.

La musica pop rappresenta tutti quei momenti in cui, invece, magari non saremo passionali come ballerini di tango, ma siamo comunque sempre felici e spensierati.
I momenti della musica lenta va da sè che sono quelli in cui la coppia scivola in attimi di dolcezza e complicità che si distaccano dal puro ed istintivo sesso, per concedersi momenti di amore più, diciamo, contenuto, meno esuberante. Ma sono comunque attimi importanti e, a mio avviso, assolutamente necessari. 

Pensate ad una coppia che vive sempre e solo di musica dance, potrebbe essere un fuoco che arde sì, ma che si spegne altrettanto in fretta, per stanchezza.
Pensate invece ad una coppia che vive solo di musica lenta... complicità e dolcezza alle stelle, ok... ma non sfocerà nella noia?

Per questo dico, una festa sì... ma fatta di vari momenti. Anche di momenti in cui ci si confronta con gli altri: si parla con gli amici, si prende spunto da un'altra coppia, ci si immagina diversi, si assorbe il meglio e si scongiura il peggio degli altri.

Non si deve pensare che i momenti lenti siano il declino di un rapporto, sono solo "fasi" che vanno prese come tali: hanno un inizio e una fine... ed una festa è ciclica.
L'importante è lasciare la festa con la stessa persona con la quale si è deciso di parteciparvi.
Perchè quella è la nostra persona. Ed è l'unica con la quale dovremmo sempre voler condividere ogni nostra esperienza!