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Pretendere di avere... non è amare


"Voglio che tu faccia così!"
"Voglio che ti comporti così!"
"Voglio che tu SIA così!"
Non ce ne rendiamo conto, ma spesso e volentieri (più spesso di quello che pensiamo), dentro di noi pensiamo queste cose del nostro partner. PRETENDIAMO che lui faccia, esegua, SIA in un certo modo. Il nostro modo. E questo perchè...? Perchè per noi è l'unico modo possibile, perchè è il nostro modo, il modo in cui NOI vogliamo che le cose siano e vengano fatte.

Poi un giorno... boom baby! Qualcosa cambia.
Il partner acquisisce una vita propria, diventa un essere senziente... la butto sul ridere sia chiaro, non voglio dire che prima fosse un automa nelle nostre mani e che oggi si sia miracolosamente risvegliato!
Intendo dire che, se fino ad un attimo prima, eravamo noi, o pensavamo di essere noi, al centro del suo mondo, ora per qualche strano ed arcano motivo non ci siamo più. Ed al centro del suo mondo, inspiegabilmente per noi, c'è lui stesso. Il nostro partner ha messo sè stesso al centro del suo mondo.
Ma... ehi... pensiamoci un pò: anche noi siamo al centro del nostro universo. Ognuno è, o dovrebbe essere, al centro del proprio! E non è egoismo miei cari: si chiama stare bene con sè stessi per stare bene con gli altri.
Quindi, ricapitoliamo: se prima il vostro partner trascorreva ogni momento libero con voi ed oggi invece si ritaglia un'ora per guardarsi un film spaparanzato sul divano, va a giocare a basket con gli amici una volta a settimana, si prende una incomprensibile ora per leggersi un libro a letto, anzichè stare con voi a copulare o chiacchierare... beh, le cose sono due:

1) ha bisogno dei suoi spazi e non ce ne siamo mai realmente rese conto...
In questo caso una tirata d'orecchie per noi mogli che non ci siamo accorte dei suoi segnali, magari velati, in cui ci chiedeva di poter tirare il fiato tra casa e lavoro, anche solo per un hobby, una passione o semplicemente un pò di meritato riposo.
E badate bene... la cosa destabilizzante non è il fatto che lui abbia bisogno di spazio, ma l'incredibile vuoto che la sua presenza lascia quando se lo prende, anche se ne ha tutto il diritto! Mai dare cose per scontate, peggio ancora MAI dare le persone per scontate! Non siamo burattinai, ma attori dello stesso spettacolo. Impariamo a convivere con questi momenti in cui lui non c'è, ma non perchè non voglia esserci, ma perchè ha bisogno di vivere le sue cose, non necessariamente insieme a noi.

2) oppure, ha un'altra! E questo è tutto un altro paio di maniche.
Non voglio metterla sul catastrofico, ma se la ricerca dei suoi spazi migra al di fuori del nucleo familiare e non si limita alla partitella, al film o al libro... allora fatevi due domande, ma fatevele seriamente. E fatele anche a lui. Non partite con i guantoni ma cercate di parlarne serenamente.
La soluzione potrebbe essere più semplice di quello che credete. E una buona comunicazione aiuta.
Sempre e comunque.

Come dice qualcuno che conosco (e che amo): se qualcosa non funziona, non è colpa solo di uno, la ragione sta sempre nel mezzo

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