E' una sensazione di malessere generale, purtroppo non fisico.
Dico "purtroppo", perchè se fosse fisico forse un qualche genere di rimedio lo troveremmo anche.
Invece la malinconia è più subdola.
Ma che cos'è esattamente?
Come la si può spiegare?
Da grande amante della lingua italiana, quale sono, mi affido al vocabolario, se non altro come punto di partenza!
La malinconia è:
"...uno stato d'animo di vaga tristezza, spesso alimentato dall'indugio
rassegnato o addirittura compiaciuto, nell'ambito di sentimenti
d'inquietudine o delusione...".
Ok, ora sappiamo cosa sia.
Ma perchè arriva talora di soppiatto? Da cosa scaturisce?
A me capita di essere malinconica quando qualche canzone mi riporta al passato, quando cioè mi ricorda un determinato periodo della mia vita in cui scelte diverse (prese col senno di poi) mi avrebbero (forse) fatta soffrire meno. Mi ricordano a volte chi avrei voluto essere allora e, a causa di quelle scelte, non sono diventata.
Eppure, quelle stesse scelte (giuste o sbagliate che fossero) mi hanno portata ad essere quella che sono oggi e ad avere quello che ho oggi (e non parlo ovviamente di beni materiali).
Quindi non tutto il male viene per nuocere, giusto?
Ma la malinconia mi assale anche quando mi sento inadeguata, non bastevole, imperfetta, come mamma o come moglie. Anche come donna.
E tutte le paure, le incertezze, i dubbi che a fatica avevo ingerito, digerito e metabolizzato, riaffiorano improvvisamente, malvagi e fastidiosi come un odioso reflusso.
La malinconia indebolisce, la mente, il corpo e lo spirito.
Ma possiamo ribaltare le cose, sempre!
Trasformarla in un punto di partenza dal quale ripartire, da cui valutare le proprie debolezze per sconfiggerle.
Non dico che la malinconia sia una bella cosa, nè che esistano modi per rendercene immuni. Eppure trovo che anche questo, gestito sapientemente, sia un meraviglioso sentimento umano. E in quanto tale, non potremmo definirci esseri sensibii se non l'avessimo provato almeno una volta nella vita!
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