Scrivimi, confrontiamoci, parliamone!

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Perché leggere un blog appassiona chi lo legge… ma soprattutto chi lo scrive!

 
Leggere un blog vuol dire appassionarsi ad un argomento, ad una persona che la pensa come noi (il blogger), oppure ad un sito che riporta emozioni ed opinioni che magari non condividiamo in toto ma che hanno lo straordinario pregio di farci riflettere e di offrirci una diversa prospettiva, un punto di vista che non avevamo preso in considerazione, ma che tuttavia può essere interessante ed utile.

Eccomi qua… circa 2 mesi fa ho aperto il mio blog… il BlogNotes di Raffy.
L’ho aperto perché sentivo di avere qualcosa da dire e perché ho sempre amato scrivere, sin da ragazzina. Sentivo di voler condividere con chi già mi conosce ma anche con chi non conosco, il mio vissuto, le mie opinioni di vita, di mamma lavoratrice, di donna, di moglie
Insomma, volevo dire la mia…
Chi scrive un blog lo fa perché vuole lasciare una sua impronta nel labirinto intricato e variegato della rete. Vuole dire come la pensa e non vuole farlo in sordina.
Ma proprio perché nel web c’è di tutto e di più, ecco che accorrono in aiuto dei blogger, i social network. Ormai praticamente tutti abbiamo un account Facebook, quindi per far conoscere il blog, non ci resta che condividere sul nostro profilo i link degli articoli… per far sì che vengano letti, graditi (con un like) e magari, perché no, condivisi!
Il tutto senza minimamente guadagnarci un soldino!!! Ma fatto solo ed esclusivamente per il piacere di scrivere, di condividere, di parlare di ciò che ci piace e ci appassiona, di condividere esperienze… e di avere un ritorno empatico (un feedback) che ci possa dire:
ehi, è successo anche a me!” oppure “ma sai ce anche io la penso così?

Qualche settimana fa, in un gruppo face di cui faccio parte, mi è stato proibito di linkare i miei blog perché si riteneva potessero nascondere una facciata commerciale (cosa vietata dal regolamento)… l’ignoranza o l’invidia (chi può dirlo), non hanno permesso di vedere oltre, anche perché, sarebbe stato sufficiente aprire il sito e dargli uno sguardo per capire che di commerciale non c’è proprio nulla. Non vendo nulla, tutt’al più lo regalo. Regalo la mia vita, scritta in poche righe di giorno in giorno… la mia esperienza, il mondo attraverso i miei occhi, ciò che sono stata e come sono cambiata in seguito alle vicende che la vita di volta in volta mi ha proposto, quelle che ho superato e quelle che invece hanno condizionato la mia vita al punto tale da farle prendere una strada diversa da quella che mi ero immaginata.

Insomma, il mio blog sono io.
Se ti interessa e hai piacere di leggerlo, clicca su “mi piace”. E non perché io possa guadagnarci qualcosa, ti assicuro che non è così.
Ma solo ed esclusivamente perché uno scrittore (è un parolone lo so, ma a volte mi piace considerarmi tale), vive del plauso dei suoi lettori. Nella fattispecie, al giorno d’oggi, vive di like, di lettura, di condivisione, di gradimento.

Ma se non sai di cosa parlo, se non hai mai avuto un attimo per aprire il mio blog, per leggerlo e capirlo o anche solo ed esclusivamente per dare un’occhiata, non permetterti di dirmi che lo scrivo perché ci guadagno. Altrimenti non solo non hai capito una cippa, ma sei pure ridicolo.

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