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Sono incinta… Come è potuto accadere?


 Siamo nel 2017, l’educazione sessuale la insegnano nelle scuole, abbiamo internet praticamente ovunque, su pc o smartphone, dove basta un clic per aprire un mondo di informazione e condivisione. Abbiamo riviste, programmi televisivi, la pubblicità martellante ed incessante che non ci lascia scampo.

E allora no, io non ci sto.

Scusate ma “sono incinta ma non so come sia potuto succedere”… PROPRIO NON SI PUO’ SENTIRE!!!

Eppure sembra una frase all’ordine del giorno…

Ed io che lavoro in un negozio dedicato all’infanzia, resto basita di fronte alle dichiarazioni ingenue di ragazze che, con aria spaesata e assolutamente incredula, ribadiscono “cioè, non lo stavo cercando… non so come sia successo”.

Allora care ragazze, facciamo il punto della situazione.

Non posso credere che nessuno nella vostra breve vita vi abbia mai raccontato dell’ape e del fiore o della macchina che entra in galleria o…

Mai sentito parlare di preservativo, pillola, spirale…?

Nessuno vi ha mai accennato che un rapporto non protetto possa dare luogo ad una gravidanza?

Io non ci credo.

Quindi, chi mi dice “sono incinta ma non lo cercavo” secondo me è:

  • Pirla… dai è impossibile che tu non abbia mai sentito parlare di contraccezione.
  • Ignorante… nel senso più ampio del termine, cioè IGNORA le banali indicazioni sulla contraccezione, non le conosce davvero, perché nel suo sperduto paese di montagna senza wifi o sul pianeta della galassia dalla quale proviene, evidentemente nessuno gliene ha mai parlato.
  • Furba… in realtà sa benissimo quanti e quali siano i metodi per non incorrere in una gravidanza, ma si comporta da ingenua per generare curiosità, consenso, condivisione.
  • Maligna… spero che non esista una persona del genere… ma ho smesso di sorprendermi. Non sono una grandissima fan del genere umano purtroppo e temo anche ci possa essere chi, sapendo le difficoltà che una persona attraversa, glielo spiattelli in faccia come a dire “guarda un po’, tu fai tanta fatica, io manco lo cercavo e ho fatto subito centro!”.

Con questo non voglio dire che al mondo siamo tutti perfetti e che chi dice una frase del genere sia la pecora nera da additare e tenere alla larga.

Al contrario, siamo tutti imperfetti, ognuno con i propri limiti e con le proprie debolezze… io per prima!!! 
Ma sarà forse il fatto di non poter avere più figli a farmi parlare così? Dite che potrebbe essere invidia? All’inizio lo credevo… e mi detestavo per questo.

Invidia, risentimento, odio, orgoglio, sono sentimenti che non sopporto e che cerco di eliminare dalla mia vita perché oltre ad essere controproducenti sono anche fisicamente malsani… pensate al nostro fegato come si ingrossa per trattenere tutta quella negatività!

Col tempo invece ho capito che non era invidia. Grazie ad un bellissimo percorso interiore ho potuto metabolizzare la mia situazione, comprenderla, accettarla e trovare strade alternative.

L’amore di mio marito e di mia figlia hanno colmato quel senso di colpa e di inadeguatezza che per mesi mi aveva attanagliata, facendomi sentire inutile e non bastevole.

No, cari amici.

Io sono imperfetta e sto bene con me stessa.

Ma tu, che dici di essere incinta e di non sapere come sia potuto accadere… sei tu che hai dei problemi!!!


Ok, nessuna polemica. Continuerò a leggere questo tipo di post su facebook o a sentire qualche mamma idealista che sospirando mi racconta del suo amletico dubbio. Ma lo farò continuando a fare quello che ho fatto finora: passando oltre. Ciò che non mi tocca non mi scalfisce. Ciò che non mi appartiene, non mi riguarda.

Conclusione 1: Informatevi! Non sempre una persona consapevole vive meglio di una “ignorante” (sempre nell’accezione più ampia del termine). A volte non sapere costituisce una corazza dietro la quale schermarsi dagli attacchi esterni. Ma se la disinformazione ci porta ad una gravidanza indesiderata, allora ALT! Coi bambini non si scherza. MAI!

Conclusione 2: Detto ciò… vivo e lascio vivere. Io nel mio orticello sto bene e anche se l’erba del vicino di solito è più verde, garantisco che anche la mia lo è. Ed io la adoro!

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