Ognuno di noi per scaricare la
tensione, sfogarsi, allentare la presa o semplicemente per svagarsi e
cambiare aria, ha un modo tutto suo. C’è chi fa lunghe
passeggiate, chi tira calci e pugni ad un sacco da boxe, chi fa yoga
e chi pratica qualche genere di sport estremo…
Io scrivo. Ho sempre scritto.
Sin da quando all’età di 12
anni ricevetti in dono dai miei nonni, il mio primo diario segreto.
Da allora si spalancarono per me
le porte di un mondo accessibile a me ed a me soltanto: tutte le mie
paure, i miei desideri, i miei sogni, le mie aspettative e speranze
per il futuro, tutta me stessa finiva col tramutarsi in un fiume di
parole che riempiva fitto fitto diari e quaderni.
Col passare degli anni, questa
passione per la scrittura mi ha portata ad elaborare e produrre dei
veri e propri romanzi. Il primo dei quali ho scritto nel periodo
della mia gravidanza.
A causa di problemi di salute,
fui costretta ad affrontarla in condizioni di semi-immobilità: casa,
divano, letto… se volevo uscire dovevo farlo in sedia a rotelle.
Quindi, ebbi tutto il tempo di sedermi alla scrivania e pensare,
inventare, scrivere!
“Specchietto Introvisore”,
pubblicato nel 2011, è il mio primo romanzo ed è la storia di
Chiara, una ragazza come tante, tra tante. Con una vita normale,
tranquilla, apparentemente appagante ed economicamente agiata. Chiara sente però che qualcosa, in fondo al suo animo, in un recondito
ed ancora inaccessibile angolo del suo io, le manca. Nonostante si
sforzi, non riesce a metterlo a fuoco. A dargli voce, vita, consistenza e
corpo. Un giorno, come tanti, in un anno come tanti, Chiara si reca al
lavoro, come tutte le mattine della sua vita. Ma lungo il solito
percorso accade qualcosa. Le sue certezze, convinzioni, i fondamenti
della sua vita, verranno messi a dura prova. Il tragitto di andata e
ritorno dall'ufficio diventa un viaggio introspettivo di straordinario
valore e di incredibile importanza. Gli imprevisti, le scelte giuste o
sbagliate, l'assaporare sensazioni mai provate prima, come il bruciante
senso di colpa, piuttosto che l'ammirazione incondizionata, la faranno
da padrona in questa storia che si legge da sola, ti travolge, ti
appassiona, ti cambia.
Risale invece al 2013 la
pubblicazione di “olTRE le apparenze”, una trilogia di racconti che
hanno come elemento comune il numero 3: tre storie, 3 lassi
temporali, tre triangoli, tre differenti età. Tre modi di vivere
l’amore, di lasciarsi trascinare, coinvolgere, uccidere oppure, con
esso e grazie ad esso, cercare di rinascere.
Sempre del 2013 ma nato nel giro
di pochissimi mesi è invece il terzo e (solo per ora!) ultimo
romanzo. E’ una storia scritta di getto, un po’ come quasi tutto
quello che mi capita di scrivere… che raccoglie al suo interno
molti spunti presi dalla mia vita reale e molti altri invece frutto
della mia fervida immaginazione! Il punto interessante sta nel capire dove
finisce la realtà e dove invece comincia la finzione…!
“Tracce” narra delle
avventure di Anna, giovane donna separata che si ritrova a fare un
bilancio della propria vita nell'arco di una mattinata, mentre spolvera
casa e ascolta musica. Ad accompagnare lei ed il lettore attraverso le grandi
storie d'amore della sua vita, una compilation delle sue canzoni preferite. Interrogativi, scelte, speranze ed
aspettative. Ogni singola esperienza le ha lasciato, suo malgrado,
incancellabili Tracce.
Trovo che scrivere mi sia servito
nel corso degli anni, oltre che per sfogarmi e avere un angolo tutto
mio nel quale poter dire TUTTO quello che penso e quello che sono,
anche e soprattutto per dare vita a personaggi, situazioni,
sentimenti che se ne stanno lì, seduti su di una panchina nella mia
mente ad attendere che qualcuno dia loro voce.
Amo decidere del loro destino,
essere per così dire la loro “burattinaia”. Quando scrivo sono
la regina del mio regno incantato, decido le sorti dei miei
personaggi.
Oggi ho 36 anni e continuo a
scrivere, un piccolo diario è l'elemento essenziale che nella mia borsa non deve mai mancare! Per una
riflessione, un'idea, un pensiero che mi salta in mente e che mi
piace fissare su carta per non dimenticarlo o per prenderlo come spunto per la bozza di una nuova storia.
Scrivere è sempre stato un
hobby, una passione. Ma per me è una necessità! Non potrei mai
smettere di scrivere, sarebbe come togliermi la voce. Si può vivere
senza voce, direte voi.
Già, ma che vita sarebbe?!
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