Scrivimi, confrontiamoci, parliamone!

Nome

Email *

Messaggio *

 

 

🗝 Immagina di avere 16 anni, di innamorarti perdutamente di un ragazzo e di vivere con intensità e passione quel sentimento che ti riempie a tal punto da toglierti letteralmente il fiato quando lui non c’è.

❤️ E’ quello che succede a Ginevra, in “Biglietto per l’inferno”, e a David.
Una storia che inizia con uno sguardo, un sorriso, una battuta… e diventa un amore travolgente, puro, sincero.
Un tornado che sconvolge le vite di entrambi, anche se vissuto a distanza, per mesi, anni, di nascosto da genitori e amici. Soprattutto da amici. Il fratello minore di David è il migliore amico di Ginevra, ma portare tutto alla luce del sole sarebbe “complicato”. O no?

🔙 Dalla scuola, ai “baretti”, dalla cameretta alle feste, “Biglietto per l’inferno” vi riporterà indietro di anni e anni, per rivivere con Ginevra e David attimi rubati, battiti del cuore accelerati, speranze, delusioni, aspettative e progetti di un’età in cui siamo certi che il meglio debba ancora arrivare.

✒️ Lo slang giovanile e lo stile serrato della narrazione, a tratti sotto forma epistolare ti lascia col fiato sospeso fino alla fine. Un epilogo inatteso, sorprendente, ambasciatore di un messaggio importante e carico di significato.
Ciò che ognuno di noi vuole vedere oltre la fine, se c’è, è la fine stessa. O un nuovo inizio.
“La tempesta sei tu. E’ contro di te che non posso combattere”.

Benvenuti all’inferno.

Ringrazio la giovane scrittrice @torrevelia per avermi fatto leggere il suo libro!

"Biglietto per l'inferno".
@scatoleparlanti

Perchè ci teniamo a dire la nostra? - Cosa si cela dietro una recensione

 

Perchè sentiamo la necessità e l'impulso di dire la nostra?

Cosa si cela davvero dietro una recensione?

Vi racconto cosa ne penso io...

Io credo che sentiamo la necessità di dare un giudizio, di informare i nostri simili e di condividere le nostre emozioni allorchè si verifichi una delle 3 situazioni che ora vado a descrivere:

1. siamo talmente soddisfatti, appagati, entusiasti e paghi di ciò che abbiamo provato (sia esso un ristorante, un libro, un articolo di qualsiasi genere) che renderlo noto è come dire al mondo: io l'ho provato, provalo anche tu! E vedrai che anche tu ne sarai felice. Un po' come voler condividere la propria gioia... 

2. siamo talmente delusi, amareggiati, insoddisfatti e scontenti di ciò che abbiamo provato che dirlo al mondo è un nostro preciso dovere! Ci facciamo paladini e portatori di verità intimando al nostro prossimo di non commettere lo stesso errore. 

3. siamo semplicemente persone che amano scrivere, per le quali ogni spunto è buono per scrivere, per mettere nero su bianco emozioni, sensazioni, punti di vista e opinioni.

Io mi ritrovo nella casistica numero 3! Per chi non se ne fosse accorto!

Io scrivo, scrivo di tutto e di ogni cosa... Sono una Google Guide e recensisco i posti che visito. Recensisco i prodotti che acquisto su Amazon, quando mi capita di acquistarne. Recensisco libri sul mio bookstagram come @raffy.bordo.book.

Insomma, scrivere e dare al mondo la mia opinione, la mia visione delle cose, il mio modo di interpretarle, di viverle e di "utilizzarle", trovo sia un grande privilegio.

Qualcuno leggerà ciò che scrivo? Forse.

Qualcuno lo apprezzerà o lo troverà banale, inutile, scontato? Probabile.

Ma quello che conta è che, in un caso o nell'altro, lo avrà comunque letto. Forse gli sarà stato utile, magari dopo la mia recensione sarà stato in grado di fare una scelta con maggior consapevolezza... o magari avrà pensato: ci voglio provare anche io!

Scrivere una recensione è un atto di disponibilità, ma anche di grande responsabilità. Perchè il potere delle parole, antico, magico e immortale, può innalzare un luogo, un prodotto, un libro a livelli elevatissimi... o può farlo sprofondare negli abissi più tenebrosi senza possibilità di risalita.

Quindi il mio consiglio è: dai la tua opinione. Ma fallo sempre con educazione, rispetto e coscienza.

Se pensi di non poterlo fare, allora lascia stare. E vivaddio evita le recensioni mute a 1 stella!

Per te è solo un tap sullo smartphone, ma senza spiegazione nè motivazione alcuna, per chi sta dall'altra parte, è solo uno smacco incomprensibile!

Se ti rende felice, fallo! O no...?

"Se ti rende felice, fallo!".

Sei d'accordo con questa affermazione?

O credi sia piuttosto un alibi per permettere a noi stessi di non fare i conti con la nostra coscienza?

Mi spiego: se dico a me stesso "dai fallo, così sarai felice", chi se ne importa se per soddisfare la mia felicità, per raggiungere i miei obiettivi, mi toccherà calpestare altre persone, i LORO obiettivi, i loro sentimenti...?

In realtà credo che il confine sia molto sottile, sottilissimo. Quasi impercettibile.

Se poniamo attenzione ai sentimenti altrui, alle esigenze delle persone, ai loro bisogni, finiamo molto spesso per mettere in secondo piano i nostri. Finiamo con lo sminuire ciò che ci renderebbe felici, per dare spazio, tempo e importanza a ciò che invece desiderano gli altri.

Questo fa di noi persone empatiche, "misericordiose", premurose... o piuttosto ci rende dei martiri?

Possiamo realmente dire a noi stessi: metto in primo piano la mia felicità a costo di far male agli altri?

Io credo che la nostra coscienza ce lo impedisca. Credo che anche solo per il fatto che ci stiamo ponendo il quesito, già solo per quello dimostriamo di avere una sensibilità maggiore di quella che vorremmo far credere, persino a noi stessi. Probabilmente non ce la faremmo. 

In verità io credo che la felicità sia raggiungibile e che possa essere completa solo quando siamo certi di averla raggiunta in modo "onesto", senza aver deliberatamente calpestato qualcuno per ottenerla.

Non crediamo noi forse che la verità ci renda liberi? Che la felicità ci renda superiori rispetto alla mediocrità che vive in terra? Che essere realizzati ci renda in qualche modo immuni da sterili polemiche e da piagnistei inutili?

Io credo che nel momento in cui troviamo la nostra strada, o anche solo nel momento in cui decidiamo quale sia il nostro percorso, ecco che tutto ciò che è intorno a noi, che ci frena e ci limita, assume contorni indefiniti, quasi come se ignorarlo, lasciarcelo alle spalle, sia la cosa più giusta da fare, per raggiungere la felicità. 

Eppure, come dicevo prima, la felicità è una nostra responsabilità. E come tale va gestita con coscienza.

Vuoi fare una cosa perchè sai che ti renderà felice?

Falla!

Ma sarai altrettanto felice sapendo che per esserlo, avrai rovinato la felicità altrui?

E gli altri, si porrebbero la stessa domanda nei tuoi confronti? Se ti dicessi "NO" la tua opinione cambierebbe?

Eroi di tutti i giorni

 

Hai mai incontrato un eroe? Nella tua vita, puoi dire di averlo conosciuto? Almeno uno?

Io credo che ognuno di noi, nel corso della propria vita, di eroi ne incontri tanti. Solo che sono in incognito, senza mantello, nè maschera, nè superpoteri.

Gli eroi sono i genitori che fanno sacrifici per far studiare i propri figli, sono le persone che ci curano negli ospedali e che ci regalano un sorriso e una parola dolce nel momento della sofferenza, sono le persone che prestano volontariato aiutando il prossimo senza chiedere nulla in cambio. Sono i vigili del fuoco, i volontari che cercano sopravvissuti tra le macerie di un terremoto. Ma sono anche le mamme single che fanno due lavori per mantenere un figlio, i nonni che badano ai nipotini mentre i genitori sono al lavoro, le maestre che trascorrono i pomeriggi con alunni problematici cercando di aiutarli a fare i compiti.

Il mondo è pieno di eroi. Senza mantello nè maschera. Eroi senza voce che compiono le loro azioni nell'ombra e al riparo dai riflettori.

Eppure meritano di essere ricordati. 

Quando "Nico Carta & Penna" mi ha fatto leggere la sua poesia, ho pensato a questo. E lui stesso mi ha confermato che "con la scrittura e la poesia, possiamo dare voce a tutte le persone che, ogni giorno, combattono a testa bassa contro la vita". Ma a testa bassa, non perchè lo facciano da sconfitti o da rassegnati. Tutt'altro. A testa bassa perchè lo fanno con umiltà, con sacrificio, con passione. E sono troppo occupati a pensare agli altri, per preoccuparsi di loro stessi. 

Mi ha colpita molto una frase di Nico quando abbiamo parlato della sua poesia. Mi ha detto "Un giorno quando moriremo, tutti verremo ricordati per gli obiettivi che abbiamo raggiunto".

A me piace pensare che saremo ricordati anche per il percorso tortuoso e arduo che abbiamo affrontato per raggiungere quel determinato obiettivo. Che nulla ci è stato regalato, che abbiamo sudato per arrivarci e che ce lo meritiamo.

Rileggendo la poesia di Nico penso anche ad una canzone molto famosa di Caparezza che recita:
 
 "...Né l'Uomo Ragno né Rocky, né Rambo né affini
Farebbero ciò che faccio per i miei bambini...
Sono un eroe perché lotto tutte le ore
Sono un eroe perché combatto per la pensione
Sono un eroe perché proteggo i miei cari
Dalle mani dei sicari, dei cravattari
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere
Sono un eroe straordinario tutte le sere
Sono un eroe e te lo faccio vedere
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere...".
Il mondo è pieno di eroi veri, solo che non sono miliardari con una bat caverna e non sono stati morsi da ragni radioattivi.
Sono eroi che tornano a casa la sera stanchi e sudati. Sono eroi che fanno quadrare i conti, le ore, gli impegni e che nonostante tutto, sono persone felici. E grate.
 
Chi è l'eroe nella tua vita? 
Scommetto che ne conosci più di uno.

Ti racconto cosa scrivo: il mio bookstagram

Per chi mi conosce, tanto o poco, ormai è chiaro che le passioni della mia vita, le più grandi passioni, sono leggere e scrivere.

In merito allo scrivere, nel corso del tempo ho pubblicato 4 libri (due con CE e due in self) e gestisco in autonomia questo piccolo blog che è un po' la mia parete di post it, il luogo dove mi piace esprimere me stessa, dire come la penso, prendere appunti su cose che ho visto o vissuto. 

Insomma, la pubblica piazza dei miei pensieri.

Per quanto riguarda la lettura, beh... amo leggere praticamente da quando ho imparato a leggere!

E mi piace spaziare tra tranti generi diversi: letteratura classica, narrativa, romance, romanzi storici. Da poco sono uscita da questa comfort zone, provando a leggere anche dei gialli. Esperienza stimolante!

Sul mio bookstagram (il profilo instagram che curo), mi piace raccontare cosa leggo, senza pretese e con estrema umiltà. Semplicemente leggo... e mi piace dirti che ne penso.

Questo mi permette di unire le mie due passioni in un unico grande spazio.

Di recente ho anche iniziato a collaborare con un blog di recensori e ora faccio parte della squadra Infinity Passion

Oltre ai libri che mi propongono le CE, accetto letture anche di scrittori emergenti e mi piace poter dare il mio sostegno a quegli scrittori e a quelle opere che magari hanno poca visibilità e ne meriterebbero di più... io ne so qualcosa!

Quindi, se sei un lettore e vuoi qualche consiglio, seguimi su Instagram (il mio profilo è @raffy.bordo.book).

Se invece sei uno scrittore e vuoi farmi leggere il tuo libro, accetto sia la versione cartacea che la versione in pdf, contattami su Instagram e sarò lieta di recensire anche la tua opera.

Ti chiedo solo 2 cose in cambio:

1. non avere fretta! La mia TBR è sempre lunga, ma porto sempre a termine tutte le collaborazioni!

2. non mandarmi ebook, epub, link sconosciuti o altre cose strane! accetto sempre e solo cartaceo o pdf!

Se hai letto fin qui, significa che anche tu sei un lettore o uno scrittore... e quindi non posso che ringraziarti per l'attenzione e darti il bevenuto nel mio mondo!